3^ EDIZIONE PELLA- ORTA
Non c'è due senza tre. Stesso percorso, stesso diluvio, stesso successo. Anzi di più, perchè dopo i 510 concorrenti del 2009 e i 668 del 2010, quest'anno gli iscritti sono stati 852. Diploma di laurea a pieni voti per questa Pella-Orta nata dalla fantasia di Orfeo Pettinaroli, Stefano Falciola e pochi altri, che già stanno pensando a qualcosa di ancor più eclatante per la prossima edizione. Insomma, si è andati ben oltre le più rosee aspettative. E non era facile accontentare una folla di “utenti” sempre più bravi ma anche sempre più esigenti, abituati come sono a girare il mondo per unire l'utile al dilettevole. Il commento generale: . Pella-Orta non era certo una corsa banale. Intanto per il magnifico anfiteatro lacustre, con l'acqua che sembrava quasi venirti incontro: si correva in senso antiorario ma, come noto, il deflusso è verso Omegna, cioè da sud a nord, vera peculiarità di questo lago, luminoso d'estate e plumbeo in autunno. Quattro battellini in azione per trasportare i concorrenti da piazza Motta di Orta alla pittoresca Pella, dove c'è stato il primo cambio con tute, chips e sacche numerate che sarebbero rientrare ad Orta dopo pochi minuti. Il via alle 9,30 in punto, speaker della manifestazione il puntuale e competente Alberto Pizzi. Qualche chilometro d'asfalto, poi sentieri campestri inzuppati fino alla salita che portava verso la provinciale 229 all'altezza di Gozzano, dove uno spettatore-sandwich salutava i trafelati concorrenti con un cartello gigantesco e inequivocabile sul quale stava scritto "Se non sono matti... ". Come dargli torto? Ma intanto era arrivato il tratto in discesa per respirare, recuperare e preparare nel migliore dei modi la galoppata finale dal lido di Gozzano ad Imolo, quindi la salita verso la rotonda, svolta a sinistra per raggiungere Ortello e infine l'ultima volata per tagliare il traguardo posto nella sempre accogliente piazza del Broletto. Anche il fatto di poter arrivare là da dove eri partito, rimane un punto decisamente a favore ai questa corsa. Applausi per tutti e soprattutto per Corrado Mortillaro, vincitore pronosticato, 26 anni, neo papà, siciliano di Noto, di professione agente di polizia penitenziaria al San Vittore di Milano. Corrado, che corre per il team Palzola, ha coperto i 15 km in 47'44": un motorino avrebbe stentato a stargli appresso. Per Mortillaro si è trattato del terzo successo stagionale nella zona del Cusio dopo la Half Marathon del lago d'Orta dello scorso 9 ottobre e il Circuito di Miasino del precedente 31 luglio. Al secondo posto Tadesse Embay (QT8-Run) con un ritardo inferiore ai tre minuti, buon terzo il “nostro” Salah Ouyat (Circuito Running), marocchino residente a Cavallirio, preceduto da Tadesse per soli 6 secondi. A completare la top ten maschile: Matteo Pezzano (Atl. Vercelli 78), Christian Puricelli (Comacina), Andrea Vizzardelli (Atl. Calvesi), Michele Rossi (G.S. Valsesia), Alessandro Spadea (Genzianella), Sergio Prolo (G.S. Valsesia) e Stefano Demiliani (Co-Ver).
La prima donna è stata Simona Baracetti (Montestella) che con l'ottimo tempo di 59'06" è risultata anche cinquantunesima assoluta. Alle sue spalle la scalpitante verbanese Francesca Durante (G.S. Gravellona) a 14" e Maria Laura Gallo (Cat Sport Roma) a 52", poi Monica Bottinelli (Co-Ver), Laura Pagani (Caddese), Claudia Redaelli (Avis Oggiono), Patrizia Schiavi (Avis Pavia), Sofia Scanziani (Runners Club Milano), Samantha Ghedini (Zegna) e Annalisa Diaferia (Podistica Arona).
sandro bottelli
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