Sono passati 10 anni dall’immane tragedia che ha colpito l’America e il mondo intero, quel giorno me lo ricordo bene perché era il martedì della Straborgo di notte, quel pomeriggio quante telefonate al mio telefonino, podisti da tutte le parti che mi chiedevano se si faceva la gara e io occupato nel preparare e all’oscuro di tutto guardando il cielo che era sereno mi domandavo il perché di quelle chiamate, poi un amico mi mise al corrente della strage, accesi la radio e ho pianto.
Si è corso quella sera perché non è nascondendosi in casa che risolvi i problemi del Mondo.
Un minuto di silenzio in memoria delle migliaia di vittime innocenti, l’applauso e poi la gara in una atmosfera che aveva dell’incredibile, alla premiazione sul palco ( allora allestito sul viale Don Minzioni davanti alla fiera) due parole mie e un piccolo discorso dell’allora sindaco Pierluigi Pastore, a pensarci vi vengono ancora i brividi adesso.
Sono stato a New York nel 2006 ha correre la famosa maratona e ho visto quello che è rimasto delle Torri Gemelle, mi sono reso conto che la Grande Mela è la metropoli più multi etnica del Mondo, per questo è stata colpita.
Come sportivo praticante e organizzatore di eventi sportivi credo nell’amicizia fra i popoli, ognuno di noi deve cercare di capire e rispettare chi e diverso da lui, per provenienza, cultura e religione, perché non c’è nessun Dio che predica l’odio e la morte.
Gianni Cantoia
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