martedì 30 ottobre 2012

OLTRE LE NUVOLE

In ordine alfabetico i  Cecchini e le Cecchine …  già arrivati/e al traguardo.
Costantino Barcellini di Cureggio - Luciano Bedoni di Borgomanero – Renato Bianchi di Novara - Giulio Brognoli di Gozzano - Lino Cailotto di Gattico – Carlo Cantoia di Cavaglietto - Angelo Cavigioli di Borgomanero -  Carlo Cristina di Borgomanero - Stefano De Massari di Borgomanero - Teresio Terrazza di Novara - Vincenzo Forte di Coarezza di Somma Lombardo – Clemente Gavinelli di Bellinzago Nov. -  Carlo Giacomini di Novara - Anna Maria Giolo di Borgomanero - Leandro Godi di Borgomanero - Giuseppe Grasso di Crusinallo di Omegna - Mario Landini di Arona - Francesco Moroso di Briga Nov. - Pierino Pastore di Borgomanero - Arrigo Pavan di Borgomanero - Mario Piola di Invorio - Augusto Ponti di Taino - Piera Romagnoli di Quarna Sotto - Ardelio Stragalotti di Omegna - Luigi Uglietti di Momo - Luigi Vercelli di Borgomanero  e Maria Teresa Zonca di Comignago. 

Cari Amici,
che dalla fondazione del nostro Gruppo in poi, ci avete lasciati e ora siete là oltre le nuvole, dove il cielo è più limpido ed in eterne distese di azzurro il silenzio si fa musica di pace.
Cari Amici,  quando camminate o correte con Lui per le strade del Paradiso, raccomandateci a Sua Madre che è pure la Madre di tutti noi, Regina di Borgomanero la Città per cui corriamo, fate si che ci protegga e ci aiuti a superare le ripide salite che la vita prima o poi riserva a ognuno di noi.
Grazie Amici. 

domenica 21 ottobre 2012


Se n’è andato un grande uomo
In punta di piedi come aveva vissuto, Carlo Cantoia ci ha lasciati. Ieri mattina si e’ spento dopo 88 anni di una vita onesta e laboriosa, nella sua casa di Cascina Monastero. Mi vien davvero difficile trovare le parole giuste per ricordare questa persona tanto mite quanto eccezionale. In tutti questi anni mai una parola fuori posto o sopra le righe. Grande Uomo dal cuore generoso, donava per il piacere di farlo. Proverbiale era la sua maestria nel costruire presepi di tutte le dimensioni e dalle svariate dimensioni di cui era particolarmente orgoglioso. Quando le persone gli manifestavano il loro apprezzamento, Lui, quasi con pudore faceva quella risatina appena accennata; quelle poche note erano come la matrice ed il tono con cui aveva sempre vissuto. Grande in Lui era stata la soddisfazione ed indelebile il ricordo di quella fantastica galoppata attraverso mezza Italia, portando, nel 1999, una fiaccola da Roma a Boca! Ecco, in quei quindici giorni con Lui condivisi, ho imparato ad apprezzare le qualità umane dell’Uomo: era il meno giovane della compagnia ma era entrato velocemente nella simpatia e nella considerazione di tutti i componenti del gruppo.
Anche nel mondo del podismo amatoriale era conosciuto e stimato da tutti. Come detto, a volte le parole sono un mezzo imperfetto ed insufficente per esprimere quello che si sente o quello che sono i propri sentimenti; sicuramente Carlo Cantoia ha lasciato un’impronta indelebile nell’anima di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Carlo, scusa se questa volta mi permetto di darti del Tu, ma è solo per dirti grazie per l’esempio di gentilezza e stile di vita che ci hai trasmesso. Sei stato un Grande Uomo…Ciao

CARLO CANTOIA

Ieri mattina all'età di 88 anni,  dopo una lunga malattia,  mio padre Carlo è andato là oltre le nuvole a far compagnia ai tanti podisti che in oltre 30 anni di camminate sono stati suoi amici.
Questa sera alle ore 19 - Santo Rosario presso la chiesa parrocchiale di Cavaglio d'Agogna.
Domani - lunedi 22 ottobre  alle ore 10,30  il funerale  - partendo dall'abitazione in Cascina Monastero 5
la Santa Messa sarà celebrata a Cavaglio.
Grazie.

venerdì 19 ottobre 2012

PREVENZIONE

Quello che è successo domenica mattina a Borgomanero deve far riflettere tutti noi che da decenni siamo impegnati a praticare e a promuovere lo sport della corsa a piedi.
Per correre o camminare anche solo per pochi km.e in percorsi con salite e discese,  il nostro corpo e di coseguenza il nostro cuore è impegnato in uno sforzo continuo,  per questo è meglio essere sicuri di essere sani al 100%.
Chi come il sottoscritto e una trentina di altri Cecchini,  è iscritto alla FIDAL,  per legge e per aver diritto al tesseramento,  deve eseguire annualmente una visita presso uno specialista della medicina dello sport,  se è tutto ok,  il medico ci rilascia l'apposito certificato per poter partecipare alle gare competitive,  ma anche chi competitivo non è, e mi rivolgo a tutta la grande famiglia della Cecca Acitour blu e a tutti gli amici podisti,  grandi e piccoli,  che leggono questo sito,  di fare anche loro almeno una volta all'anno questa benedetta visita,  è un consiglio da chi questo sport lo pratica da oltre 30 anni.
Un caloroso saluto a tutti.
Gianni
    

lunedì 15 ottobre 2012

UN ALTRO GRAVE LUTTO

borgomanero
14.10.2012 - vittima anziano di sesto calende residente ad arona

Pensionato stroncato da infarto durante una corsa podistica

Lorenzo Malavenda aveva 67 anni: originario di Sesto Calende, aveva lavorato per molti anni ad Arona

Tragedia durante la prima corsa stagionale dell'Ammazzinverno

sandro bottelli
«Mi sento male, aiutatemi». Queste le ultime parole di un pensionato di Arona raccolte da alcuni podisti impegnati in una corsa sulle colline di Borgomanero. Poi l'uomo si è accasciato sulla strada sterrata ed è rimasto esanime, stroncato da un infarto. Si chiamava Lorenzo Malavenda ed aveva 67 anni. Originario di Sesto Calende, aveva lavorato per molti anni ad Arona presso una concessionaria di auto in viale Baracca ed abitava alla frazione Mercurago di Arona in via Cadorna 29.

La disgrazia è avvenuta alle 9,45 di stamattina durante lo svogimento della prima corsa stagionale dell'Ammazzinverno, manifestazione podistica novarese che si articola in 20 tappe. Per questo esordio Borgomanero aveva disegnato un tracciato di 7 chilometri che si inoltrava tra prati e boschi dopo aver superato la difficoltà iniziale del Colombaro, una salita su asfalto non molto lunga ma molto impegnativa. Non è da escludere che proprio su questo strappo il pensionato possa aver accusato qualche difficoltà e per lo sforzo il suo cuore abbia ceduto qualche chilometro più avanti. La maggior parte dei podisti, 450 al via, erano già avanti e non si sono accorti di nulla. Con Lorenzo erano rimasti alcuni anziani camminatori e anche Patrizia Pavan, la compagna di Lorenzo, i quali hanno disperatamente cercato di rianimare l'uomo. E' stato quindi chiesto l'intervento del servizio ambulanza che dopo pochi minuti era sul posto. Ma non c'è stato nulla da fare perchè il pensionato era ormai deceduto tra lo sgomendo dei presenti. A quel punto non è rimasto che attendere l'intervento dell'autorità giudiziaria per la rimozione del cadavere.

Cordoglio e dolore tra i podisti che nel frattempo avevano concluso la loro corsa. Sconvolti Ornella e Gianni Gallio, titolari del Gruppo sportivo di Paruzzaro per il quale Malavenda indossava la maglia da alcuni anni. Così lo ricorda Adriana Capelli, una podista di Invorio: «Con Lorenzo e Patrizia ho disputato decine di corse, compresa la Biella-Oropa dello scorso luglio. Lorenzo era un podista molto resistente e forte sul passo. Credo godesse di ottima salute, perchè al traguardo era sempre fresco e per nulla affaticato. Sabato avevamo parlato anche dell'Università della terza età di Arona alla quale Lorenzo si era iscritto per seguire i corsi di inglese e tedesco. Diceva di aver fatto conoscenza con alcuni tedeschi con i quali si sarebbe presto recato in Turchia per una bella vacanza». Poco più di un mese fa aveva anche partecipato alla «Sgamelàa d'Vigezz», terminandola senza problemi.

Tre casi simili in pochi anni Purtroppo, il decesso di Malavenda non è la prima disgrazia che turba il podismo amatoriale novarese. Si ricorda, negli anni scorsi, la morte di Vincenzo Forte di Golasecca, che cadde, stroncato da un infarto, nel parco dei Lagoni a meno di un chilometro dal traguardo di Oleggio Castello. E poi quella di un altro pensionato, Oreste Penso, novarese di Biandrate, pure lui fulminato da un infarto mentre percorreva una strada sterrata in salita nella zona collinare di Cavaglio d'Agogna.
 
 
Questo è il commento dell'amico Sandro Bottelli  su quanto è accaduto domenica mattina durante la gara inaugurale dell'ammazzinverno, da parte nostra siamo vicini  alla compagna Patrizia e ai famigliari esprimendo loro le nostre più sentite condoglianze.